I casi di linfoma tra i pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD) non sembrano avere esiti peggiori rispetto ai pazienti senza IBD. È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato sul Journal of Crohns and Colitis da un gruppo di ricercatori francesi guidato da Marie Muller, dell’University of Lorraine di Nancy, secondo il quale, dal momento che queste situazioni sono poche, questi pazienti dovrebbero essere gestiti da centri specializzati.
Nello studio sono stati inclusi 133 pazienti con IBD e con linfoma. La gran parte soffriva di malattia di Crohn, il 73,7%. Il più frequente tipo di linfoma rilevato, invece, è stato il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBLC), nel 45,1% dei casi, seguito dal linfoma di Hodgkin, nel 18,8%, e dal linfoma follicolare, nel 10,5%. Rispetto ai 365 controlli, infine, la prognosi era migliorata nei pazienti con IBD e con DLBLC rispetto ai controlli o con linfoma di Hodgkin o con linfoma follicolare.
J Crohns Colitis (2023) – doi: 10.1093/ecco-jcc/jjad177